Tenuto conto anche delle priorità di modernizzazione del Paese, il mercato locale offre interessanti opportunità alle imprese italiane, caratterizzate da un elevato grado di complessità e differenziazione.
I principali settori di interesse per l’export italiano sono i beni di consumo, la meccanica strumentale, l’impiantistica e l’elettronica. L’ICE può contare su un punto di corrispondenza nel Paese, presso l’Ambasciata d’Italia.
I consumatori e gli operatori economici uzbeki sono fortemente attratti dai prodotti “Made in Italy”. L’interscambio nel 2022 si è attestato a 535 milioni di euro, in crescita del 32,7% rispetto all’anno precedente. Si rileva un particolare interesse per i contenuti tecnologici della nostra offerta. Le opportunità più importanti risiedono nell’impiantistica e nei macchinari utilizzati nel settore tessile, agroalimentare e metalmeccanico.
Altri segmenti di mercato, che stanno diventando attrattivi per il nostro sistema produttivo, sono rappresentati dal settore energetico e dall’attività estrattiva, dai trasporti e dalle infrastrutture, anche alla luce dell’iniziativa cinese della Belt and Road e del piano infrastrutturale Global Gateway, lanciato dall’Unione Europea.
Nel lungo termine l’obiettivo è quello di ampliare la gamma del commercio reciproco, sfruttando le opportunità per le esportazioni dall'Uzbekistan verso l'Unione Europea nell'ambito del sistema preferenziale GSP+, nonché aumentare ulteriormente la fornitura di attrezzature e tecnologie avanzate dall'Italia per l'industria in Uzbekistan.
Il Business Forum Italia-Uzbekistan del 6 giugno 2023, organizzato dal MAECI in collaborazione con ICE Agenzia e Confindustria, è rappresentazione plastica di un consolidamento delle relazioni commerciali tra i due Paesi, arricchite da incontri B2B sempre più frequenti. L’obiettivo primario è promuovere ulteriormente i rapporti economici, portando avanti l’attuale tendenza positiva, che vede l’Italia affermarsi come secondo partner commerciale europeo del Paese centro-asiatico.
Per informazioni più complete sulle relazioni con l’Italia vedi il sito: